Abusi sessuali sugli autobus: a giudizio otto autisti

Abusi sessuali sugli autobus: a giudizio otto autisti
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Giovedì 5 Maggio 2022, 20:12 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 16:59

Sarà un processo a fare luce sulla sconcertante vicenda dei presunti abusi sessuali subiti da una ragazza con problemi psichici, a bordo di autobus della società Kyma mobilità Amat a Taranto. Ieri mattina, infatti, il giudice delle udienze preliminari ha chiuso la lunga camera di consiglio, celebrata in aula Alessandrini, disponendo il rinvio a giudizio degli otto imputati.

I fatti

Si tratta di autisti dell’azienda, peraltro da tempo sospesi dal servizio, che sono accusati di aver approfittato di quella giovane tarantina, assidua frequentatrice dei mezzi pubblici.

Nell’udienza era attesa la deposizione proprio della giovane vittima. La ragazza ha parlato per circa tre ore. Ed ha riproposto la sua versione dei fatti a proposito delle sconcertanti attenzioni certificate dai capi di imputazioni contestati agli otto uomini, di età compresa tra i quaranta e i 62 anni.

La deposizione

Rispondendo alle domande, infatti, la giovane ha raccontato i rapporti intrattenuti con ciascuno degli autisti finiti sotto inchiesta. E per questo il gup Rita Romano ha optato per il rinvio a giudizio degli otto uomini, assistiti in giudizio dagli avvocati Marino Galeandro, Alessandra Semeraro, Aldo Massaro, Alessandro Scapati, Andrea Di Giacono, Vincenzo Monteforte, Aldo Massaro, Pasquale Smiraglia e Marco Zito. Gli otto autisti, secondo il pubblico ministero Marzia Castiglia, avrebbero approfittato della debolezza della giovane. L’avrebbero convinta a rimanere a bordo dei mezzi sino al capolinea, ovvero quando sul mezzo non vi erano altri passeggeri. Così dopo aver parcheggiato il bus in zone periferiche e poco frequentate, avrebbero abusato della ragazza. Fu proprio la giovane a scoperchiare la sconcertante vicenda denunciando le attenzioni morbose e gli abusi dei quali si sarebbero macchiati gli otto autisti.  Nel processo che prenderà il via il prossimo 7 luglio l’Amat sarà rappresentata dall’avvocato Claudio Petrone.

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