No alla Bradanico Salentina, i deputati: «Sì a un progetto con la Regione»

No alla Bradanico Salentina, i deputati: «Sì a un progetto con la Regione»
di Mirto DE ROSARIO
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Giovedì 25 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 14:18

Il Salento chiama e Roma risponde. L’appello dei sindaci dell’Unione dei Comuni del Nord Salento ai parlamentari del territorio, volto alla costituzione di un fronte istituzionale congiunto per la richiesta di completamento della Bradanico-Salentina, trova una sponda favorevole. 
La notizia del mancato inserimento del progetto nell’Accordo di programma del Cipe, giunta a margine della riunione della Conferenza di servizi tenutasi lunedì scorso a Bari, oltre allo sconforto e alla delusione, ha comunque sortito l’effetto di puntare l’attenzione sull’infrastruttura, funzionale allo sviluppo e attesa da oltre quarant’anni. Maggioranza e opposizione, a livello nazionale, uniti nel sostegno e nella finalità, con dei distinguo sulle modalità d’intervento. Lo sottolinea l’onorevole Andrea Caroppo, componente della commissione parlamentare Trasporti, che spazza il campo da fraintendimenti ed iniziative elusive, ed invita a indirizzare gli sforzi su proposte più efficaci. 

Le posizioni


«Al momento - ha affermato Caroppo - c’è un unico modo percorribile per riuscire ad ottenere qualche risultato più concreto. Dando ormai per scontato che la Bradanico-Salentina, così come la si era pensata, non potrà essere realizzata, si deve puntare ad avere un’infrastruttura che si adatti alla contingenza. È vero che nell’Accordo di programma attualmente non vi è il finanziamento per l’opera, ma non è detto che nel medio o nel lungo periodo lo stesso non venga rivisto e corretto. A quel punto dobbiamo farci trovare pronti e presentare ad Anas un piano tecnico che vada nella direzione che tutti speriamo. È indispensabile, quindi, che la Regione Puglia, ed è un invito che rivolgo al nuovo assessore ai Trasporti, Debora Ciliento, riesca al più presto a finanziare lo studio di un nuovo progetto che tracci le linee guida di un’infrastruttura moderna, adeguata alla necessità del territorio e soprattutto attuabile. Bastano pochi milioni di euro e si potrebbe venire a capo di questa vicenda». «È impensabile, oggi, considerare fattibile un collegamento diretto tra Lecce e Taranto -ha aggiunto il deputato di Forza Italia - ma si potrebbe pensare ad un percorso alternativo che possa comunque sostenere le istanze del Salento. Reputo una soluzione sensata e più alla portata quella di una strada che unisca Lecce a Manduria e poi, attraverso altre arterie che sono già in via di realizzazione, giungere a Grottaglie e quindi immettersi sulla Brindisi-Taranto. È un’ipotesi che consentirebbe di sbloccare lo stallo e fornire un’ottima alternativa al tracciato immaginato in precedenza. Ribadisco, però, che è indispensabile che la Regione si faccia trovare pronta e recepisca le risorse per preparare e presentare questo progetto. E’ uno spiraglio che credo vada la pena assecondare se si vuole favorire in tempi ragionevoli e senza utopie lo sviluppo e la crescita del nord Salento». Stessa determinazione da parte dei deputati di opposizione, che spingono però per un approccio al problema più decisionista. «Mi sono immediatamente interfacciato con i sindaci - ha detto Claudio Stefanazzi, del Partito democratico - e ho già dato la mia disponibilità per sostenere qualsiasi iniziativa che possa dare uno sbocco positivo alla vicenda. Lottare per vedere finalmente realizzata un’infrastruttura fondamentale per il Salento credo che giusto e sacrosanto. La Bradanico – Salentina è un’opera importante per vari aspetti. Penso alla mobilità, perché consentirebbe di diminuire in maniera sensibile il tempo di percorrenza tra Lecce e Taranto, funzionale peraltro anche a snellire il traffico veicolare all’interno di alcuni comuni del nord Salento, che avvertono questa problematica in maniera abbastanza pesante. Ci troviamo in una fase storica e politica particolare -ha concluso Stefanazzi- in cui si pensa di concedere l’autonomia ai territori. Ebbene, in quest’ottica, che prevede anche la progettazione e la realizzazione di opere maestose ed imponenti, si può tranquillamente anche immaginare di finanziare un’opera più modesta ma di straordinaria importanza per tutto il nord Salento».
Gli fa eco il collega di partito Ubaldo Pagano. «Condivido l’appello e porto il mio assoluto sostegno alle istanze avanzate dei rappresentanti istituzionali del territorio -ha sottolineato- e mi schiero al loro fianco senza nessuna esitazione. Certamente un incontro al Ministero dei Trasporti e delle infrastrutture potrebbe sbloccare la situazione. Stiamo parlando di un’opera rivoluzionaria che apre ad indiscutibili vantaggi, sia dal punto di vista dello sviluppo economico e turistico sia per prospettive che si potrebbero comunque contestualizzare. La Bradanico-Salentina va fatta ma reputo essenziale che si pensi a questa superstrada solo ed esclusivamente con una carreggiata a 4 corsie, altrimenti si rischierebbe di realizzare un’opera anacronistica, non al passo con i tempi. Il mio auspicio è che Anas riveda i parametri in suo possesso e dia corso al progetto adeguandolo alle esigenze attuali di un vastissimo bacino di utenza».
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