Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha promulgato oggi la legge sulla cessione dei crediti fiscali, approvata dal Consiglio regionale martedì scorso. Il testo è stato inviato al Bollettino ufficiale per la pubblicazione.
La Regione Puglia è intervenuta così, dopo il coinvolgimento degli stakeholders nella fase di predisposizione della norma per supportare concretamente il sistema delle imprese pugliesi in difficoltà a causa del blocco del meccanismo di cessione dei crediti fiscali da "bonus edilizi" deciso dal Governo nazionale.
«La legge ha la finalità di salvaguardare anche i livelli occupazionali del comparto edile e dell’intero indotto, sbloccando i crediti fiscali “incagliati”, cioè i crediti che giacciono nei cassetti fiscali dei contribuenti senza trovare acquirenti sul mercato», scrivono dalla Regione.
Il commento di Emiliano
«Era una misura attesa e fortemente voluta da tutti gli operatori del settore e che farà ripartire i cantieri e le opere bloccate da troppo tempo sul territorio regionale - ha spiegato il governatore -. Con la misura ci incarichiamo di sostenere le imprese pugliesi che sono rimaste prigioniere dei crediti fiscali incagliati, evitando speculazione e regolamentando la cessione dei crediti fiscali delle aziende».
Si consente quindi agli Enti pubblici regionali e alle società controllate dalla Regione, non inclusi nell’elenco annuale Istat sulle pubbliche amministrazioni, di acquisire dalle banche o dalla banca capogruppo i crediti fiscali derivanti da interventi edilizi effettuati da imprese aventi sede legale oppure operativa sul territorio regionale, relativi a immobili ubicati sempre in Puglia. La stessa banca sarà tenuta a garantire, attraverso un’apposita clausola contrattuale, il buon fine del credito.
Come funziona
Ciascun ente e società emanerà quindi uno o più bandi rivolti agli istituti di credito per acquisire, con procedura “a sportello”, in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande e fino a esaurimento della capacità fiscale disponibile, i crediti da portare in compensazione.
Dal canto loro le banche che cederanno i crediti garantiranno il reimpiego sul territorio della capacità finanziaria liberata, provvedendo all’acquisizione di ulteriori crediti di imposta relativi a interventi su immobili ubicati nel territorio pugliese ed effettuati da imprese avente sede legale e/o operativa nella Regione Puglia, così innescando un meccanismo virtuoso nella circolazione dei crediti fiscali.