Truffe online con messaggi sui telefonini cellulari e mail da finti istituti di credito: torna l’allerta in Salento, con alcuni giovanissimi vittima del raggiro phishing. A Lecce una 22enne, raggiunta da un link sul cellulare, solo apparentemente proveniente dalle Poste (all’oscuro della vicenda), sarebbe stata truffata di 3.500 euro. Altri casi recenti hanno invece riguardato le truffe di trading online e un raggiro messo a segno ai danni di alcuni 18enni, privati del bonus da 500 euro sulla 18app del Ministero dell’Istruzione.
La 20enne truffata
L’inganno ai danni della ragazza leccese ha avuto inizio con un messaggio, in cui le veniva comunicato il blocco del conto collegato alla carta Postepay.
La giovane dopo alcuni attimi di titubanza avrebbe ceduto alla richiesta dell’operatore e convinta dalla schermata del sito “fake”, si è recata in un reale ufficio postale della città per restituire la somma attraverso una ricarica postpay ad un conto indicato dall’uomo. A operazione completata però, l’account finto è sparito ed anche le credenziali della giovane al portale delle Poste non funzionavano più. Dubbi e sospetti hanno preso il sopravvento. E dalle successive verifiche è venuta fuori la scoperta della truffa, con il conto della 22enne che non aveva più traccia dell’accredito ma solo del versamento dei 3.500 euro.
La denuncia ai carabinieri
Alla ragazza non è rimasto altro che effettuare la denuncia ai carabinieri nel tentativo di poter disconoscere le operazioni verificatesi sul proprio conto.
L’ennesimo caso di truffe online, su cui la Polizia di Stato ha avviato da tempo una campagna di comunicazione diretta alla popolazione per prevenire tali episodi, riporta al centro dell’attenzione i rischi del web e delle piattaforme finanziarie. Frodi che – come chiarito dall’ingegnere informatico Luigina Quarta - sono sempre più frequenti e subdole. «Il phishing è una tipologia di truffa realizzata sulla rete internet attraverso l’inganno degli utenti - spiega Quarta - e si concretizza principalmente attraverso messaggi fake sul cellulare o in posta elettronica. E nel caso si tratti di un “financial malware” o di un “trojan banking”, il virus si attiverà per carpirne i dati finanziari. In questi casi purtroppo non è semplice recuperare il denaro sparito».
Allerta alta dunque per navigare in sicurezza. «La rete è piena di tanti pericoli – aggiunge l’esperta - e bisogna sempre diffidare delle comunicazioni ricevute da indirizzi poco chiari o ipotetici istituti di credito. Quando accade bisogna fermare l’operazione e denunciare. Gli istituti di credito o le Poste non comunicano per messaggi o chiamate anonime, e per una maggiore sicurezza delle proprie credenziali è sempre preferibile attivare il riconoscimento a due fattori nelle app finanziarie o social».
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