Matteo, laurea in matematica nonostante la dislessia: «Una follia? Il mondo appartiene a chi sa sognare»

Matteo, laurea in matematica nonostante la dislessia: «Una follia? Il mondo appartiene a chi sa sognare»
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Martedì 23 Ottobre 2018, 18:06 - Ultimo aggiornamento: 19:10
Da dislessico sta per realizzare il suo sogno: laurearsi in Matematica. Matteo Notarnicola, 25 anni, originario di Veglie (Lecce), ce l’ha fatta. E vuole raccontare la sua esperienza per aiutare tutti coloro i quali pensano che non ce la faranno mai. Matteo è iscritto all’Università del Salento e sosterrà la sua tesi giovedì prossimo, 25 ottobre, ottenendo così la laurea triennale.
Legge più lentamente degli altri, presenta disortografia e lentezza esecutiva nella scrittura, ha difficoltà di calcolo, ma il suo impegno sta per essre premiato.
«La dislessia non è una porta murata, ma una porta chiusa a doppia mandata. Per aprirla bisogna trovare la chiave giusta»: ricorda questa definizione di Filippo Barbera la delegata del Rettore alla Disabilità, la professoressa Eliana Francot, che ha seguito Matteo assieme all’Ufficio Integrazione dell’Ateneo fino a trovare «la chiave giusta per aprire la porta che gli consentirà di realizzare il suo sogno».
«Nell’ottobre del 2014 - racconta Matteo - mi immatricolo per la prima volta al corso di laurea in Matematica, sono pieno di entusiasmo e di grandi aspettative, del resto non ho mai avuto problemi particolari nella scuola secondaria e quindi sono sicuro che tutto andrà bene. Alla fine del secondo semestre purtroppo i miei sogni si infrangono, ogni prova parziale scritta sostenuta è andata male e quindi non sono mai arrivato a sedermi di fronte a un docente per essere interrogato. Non so darmi una spiegazione per tutto questo, ma mi tornano alla mente le parole della mia professoressa di Geometria (Eliana Francot, ndr): in aula aveva parlato dei disturbi specifici di apprendimento, di cosa sono, di come si manifestano e del fatto che dal 2010 esiste una legge, ancora poco conosciuta, che tutela i diritti degli studenti che presentano questi disturbi. Ho scoperto così che a UniSalento c’è anche un Ufficio Integrazione che si occupa di affiancare anche gli studenti dislessici. Per capire se tutte le mie difficoltà fossero conseguenza di un disturbo dell’apprendimento, decido allora di rivolgermi al Servizio di Consulenza - Sportello BES/DSA attivo presso il Dipartimento di Storia Società e Studi sull’Uomo e mi sottopongo all’iter diagnostico previsto per legge». Nel luglio 2015 il responso: disturbi misti delle capacità scolastiche. Secondo la diagnosi, Matteo possiede elevate abilità di ragionamento, ma «la decodifica degli stimoli verbali scritti non è automatizzata e la loro elaborazione risulta particolarmente laboriosa e lenta»: in pratica Matteo legge molto più lentamente dei suoi coetanei. «Finalmente ho capito perché, nonostante la mia grande passione (e comprensione) per la matematica - continua Matteo - non riuscivo a superare le prove scritte. La chiave che avevo sempre usato a scuola non era adatta ad aprire anche questa porta. Se volevo laurearmi in Matematica dovevo “attrezzarmi” diversamente. Ho deciso allora di ripartire dall’inizio, dal primo anno, di ricominciare tutto da capo con maggiore consapevolezza. Grazie al supporto dell’Ufficio Integrazione ho scoperto di avere la possibilità di utilizzare strumenti compensativi appositamente concordati per svolgere le prove scritte, in modo da alleggerire la fatica dello scrivere e del fare i conti a mente, e di poter godere di altre opportunità, per esempio quella di poter non rispettare i tempi di consegna della prova. Cambiando la modalità di svolgimento degli esami e aumentando considerevolmente l’impegno nello studio, ecco che la chiave ha cominciato a entrare in quella serratura e a girare». «Molti potrebbero pensare che sia un folle a voler perseguire una via come questa nonostante le mie “discemità” - così come sono solito scherzare insieme alla mia ragazza - ma, alla fine, - è sicuro Marco - il mondo appartiene a chi sa sognare».
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