L'ARRIVO
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è poi arrivato all'Aquila alle 17.30, ma è andato direttamente al Gran Sasso Science Institute. Presenti il vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente.
"UN POLIZIOTTO CON IL NASO ROTTO"
«Esprimo calorosa solidarietà alle forze dell'ordine, c'è una poliziotta con il naso rotto, sono dispiaciuto per quanto accaduto». Così il premier, Matteo Renzi, intervenendo davanti alle rappresentanze istituzionali nella sede della Gran Sasso Scienze Institute, sulle proteste che hanno caratterizzato la sua prima visita all'Aquila. «Parte dei contestatori sono legati al Teramo in serie B - ha continuato scherzando Renzi - la Fiorentina in B ci è andata per caso».
I MANIFESTANTI
Erano circa 500 i manifestanti, che sostavano dietro le transenne con il presidio controllato da cinque mezzi blindati e da decine di rappresentanti delle forze dell'ordine.
Gli stessi manifestanti hanno continuato a manifestare alla Villa Comunale davanti alla sede della Gran Sasso Science Institute dove il premier Matteo Renzi ha tenuto una riunione istituzionale. In mezzo al folto gruppo anche tanti cittadini venuti per vedere Renzi. Tra i manifestanti, che hanno intonato cori di critica, i comitati contro le trivelle, quelli contro la realizzazione del metanodotto, e il comitato delle 3 e 32 sorti dopo il terremoto. Pesanti i toni usati per gli slogan intonati contro il premier. «Renzi, Renzi fuori dall'Abruzzo», «non vogliamo le trivelle» «non vogliamo i metanodotti» «non vogliamo le lobby». Tra questi l'ex capogruppo di rifondazione comunista, Maurizio Acerbo.