Sono illegittime tutte le norme che attribuiscono automaticamente il cognome del padre ai figli. Lo ha stabilito la Corte costituzionale.
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La Consulta: «Illegittimo dare solo il cognome del padre ai figli»
È «discriminatoria e lesiva dell'identità del figlio» la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre.
Cosa dice la legge
Il tema si trascina da tempo e fa riferimento a quella norma che non consente ai genitori di attribuire (anche se di comune accordo) al figlio solo il cognome materno e che, in mancanza di accordo, impone solo il cognome del padre anzichè quello di entrambi i genitori. Di fatto per la Consulta questo automatismo è illegittimo perché contrasta con gli articoli 2, 3 e 117, primo comma, della Costituzione e con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Come funziona in Italia
In Italia il cognome viene assegnato al momento della dichiarazione di nascita nel registro comunale dello stato civile. Se il bambino è figlio di una donna sposata prende sempre il cognome del marito. Il cognome della mamma può essere inserito, se anche il padre è d'accordo, in un successivo momento per via amministrativa tramite il Prefetto. Se la donna non è sposata e il figlio viene riconosciuto dal padre al momento della nascita, prende il cognome del padre. Se il figlio è stato riconosciuto dal padre in tempi successivi al riconoscimento da parte della madre, il figlio può assumere il cognome del padre aggiungendolo o sostituendolo a quello della madre.
«Cambia completamente la cultura giuridico giudiziaria del nostro diritto di famiglia – spiega il presidente dell'AMI (Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani), l'avvocato Gian Ettore Gassani Gassani - si tratta di una pronuncia importante adesso toccherà al legislatore mettere in atto questa rivoluzione perché solo così possiamo scrivere la parola dine al paternalismo e al maschilismo del nostro diritto».