A Bologna un Lecce d’attacco e con la rapidità di Almqvist

A Bologna un Lecce d’attacco e con la rapidità di Almqvist
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Venerdì 9 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 15:55

La partita di domenica non sarà certo facile per il Lecce. Ad attendere i giallorossi c’è infatti il Bologna di Thiago Motta, una delle squadre rivelazione di quest’anno. Stiamo infatti parlando di una compagine partita per un campionato tranquillo e che si ritrova in questo momento a sole tre lunghezze di distanza dalla zona Champions. Il tutto grazie a risultati figli del calcio vincente e convincente messo in mostra dai Felsinei. Non è un caso che il loro allenatore sia già nel mirino di grandi club anche esteri. Ma questo è il futuro. Il presente parla invece di un Bologna che, nell’affrontare il Lecce, cercherà di ripetere il proprio usuale copione. Dal punto di vista tattico la compagine emiliana si caratterizza per il controllo del pallone: i rossoblù sono attualmente la terza forza del campionato per quanto riguarda il possesso con una media del 57.4% a partita. Il possesso è volto ad attirare la pressione avversaria allo scopo di superare la prima linea di difesa, per andare poi ad attaccare in verticale. All’interno di questo contesto, strutturato sulla carta con un 4-2-3-1 di base, si vanno poi a inserire tutte quei movimenti offensivi che vanno a caratterizzare la manovra estremamente fluida dei bolognesi. Questa, in linea di massima, la descrizione degli avversari di giornata.

Quale sarà la strategia di gara che Roberto D’Aversa e il suo staff decideranno di adottare contro la squadra di Motta? Il Lecce è oggi una delle squadre migliori della Serie A per quanto riguarda il pressing. Tuttavia, contro un avversario che vuole proprio essere attaccato per farti allungare, una buona idea potrebbe essere quella di replicare l’atteggiamento assunto all’inizio del primo tempo contro la Fiorentina, con un baricentro più basso che favorisca la creazione di spazio alle spalle della linea arretrata bolognese. Spazio poi da attaccare con rapidi contropiedi. Oltre a ciò, i giallorossi dovranno prestare la massima attenzione a Joshua Zirkzee. Il ventiduenne olandese è il cannoniere del Bologna con 8 reti segnate e anche l’uomo attorno al quale ruotano tutti i rossoblù che agiscono nella trequarti offensiva, vale a dire i vari Ndoye, Orsolini (6 reti segnate), Saelemaekers e Ferguson (5), il grande rimpianto di Corvino. Il direttore giallorosso infatti, a suo tempo, provò a portare lo scozzese in Salento. La capacità di inserimento e l’abilità nel sapersi muovere sia esternamente che in zone più centrali di campo dell’ex Aberdeen riflettono al meglio il calcio dinamico voluto da Motta. Per questo motivo sarà importante il lavoro che riuscirà a fare la cerniera centrale difensiva giallorossa, formata da Pongracic, Baschirotto e dai due incontristi Kaba e Ramadani, quest’ultimo di rientro dopo la squalifica. 

Detto ciò, il Lecce ha le armi per scardinare la quarta difesa del campionato (22 reti subite, alla pari con l’Atalanta). In questo senso, molto passerà dal contributo di Almqvist e Sansone sugli esterni. Lo svedese contro la Fiorentina è tornato ai livelli di inizio campionato, sfoderando una prestazione maiuscola. Sansone poi è l’ex di giornata, avendo disputato quattro stagioni sotto le due torri. Per motivi di condizionamento atletico e a causa di un problema fisico che lo ha tenuto fuori a cavallo del nuovo anno il trentaduenne numero 11 leccese è stato finora limitato ad appena 14 presenze, per un totale di 413 minuti. La partita contro la sua ex squadra potrebbe essere per Sansone quella della svolta stagionale. Il Lecce nel girone di ritorno si aspetta molto dai piedi fatati del giocatore nativo di Monaco di Baviera e da quelli altrettanto talentuosi del mago Oudin. L’italiano e il francese sono infatti i giocatori di maggior tasso tecnico a disposizione di D’Aversa e saranno dunque loro a doversi far carico di rifornire di palle gol i compagni di squadra.

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