La carriera di Bruce Willis sconvolta da un disturbo che comporta la perdita della capacità di produrre il linguaggio, l'afasia, e per questo è costretto a dire addio al cinema. L'annuncio della malattia dell'attore, 67 anni, è arrivato su social media con una dichiarazione da parte della famiglia. «Questo è un momento difficile per la nostra famiglia - si legge - e apprezziamo davvero il vostro persistente affetto, compassione e sostegno. Agli straordinari fan di Bruce, vogliamo condividere che il nostro amato Bruce ha avuto dei problemi di salute e di recente gli è stata diagnosticata una afasia, che ha compromesso le sue abilità cognitive e per questo metterà da parte la sua carriera che significa tanto per lui».
La dichiarazione su social media è firmata dalla moglie Emma Heming, dall'ex moglie, Demi Moore e dai cinque figli, Rumer, 33 anni, Scout, 30 anni, Tallulah, 28 anni, Mabel, 9 anni e Evelyn, 7 anni. L'attore ha alcuni progetti in post produzione come 'Vendettà, 'Fortress: Sniper's Eyè e 'White Elephant'. Non è chiaro a questo punto quale sarà il destino di 'Fortress 3', attualmente in pre-produzione. Willis ha iniziato la sua carriera cinematografica negli anni '80 con l'apparizione in 'Delitti inutilì con Frank Sinatra, compare inoltre in 'Miami Vicè (1984-1989), 'Ai confini della realtà' (1985) e nel film Il verdetto (1982).
Nel 1990 interpreta il sequel di 'Die Hard 58 minuti per morirè (Die Harder), a cui succederà il terzo capitolo nel 1995 'Die Hard - Duri a morirè. Nel 1994 recita in 'Pulp Fiction' di Quentin Tarantino. Altre sue interpretazioni significative sono 'La morte ti fa bellà, (1992) di Robert Zemeckis, 'L'ultimo boyscout' (1991), 'L'esercito delle 12 scimmiè (1995) 'Il quinto elementò (1997) di Luc Besson, 'Armageddon - Giudizio finalè (1998), 'The Sixth Sensè - Il sesto senso (1999). Nel 2018 è protagonista de 'Il giustiziere della nottè - Death Wish di Eli Roth, remake dell'omonimo film del 1974 interpretato da Charles Bronson.