Dopo l'autopsia eseguita nella tarda mattinata di ieri e la riconsegna alla famiglia della salma, vittima venerdì scorso di un incidente sul lavoro, stamane si sono svolti i funerali dell'operaio-calciatore Giuseppe Petraglia, 39 anni, vittima venerdì scorso di un incidente sul lavoro nella zona industriale di Brindisi.
L'esame, conferito da parte della procura e dalla pm Paola Palumbo al medico legale Domenico Urso, ha chiaramente evidenziato quanto di tragico accaduto mentre l'operaio (in servizio solo da qualche giorno per conto dell'impresa “Multiservice srl”) si trovava sopra un tetto alto poco più di 10 metri in un vecchio opificio - di proprietà della “CDM trasporti - per eseguire lavori di manutenzione in un vecchio deposito che in passato operava nel settore dei rifiuti.
Il dolore e la bara con i colori della Juve
Dolore e commozione durante le esequie che si sono svolte questa mattina presso la chiesa “Cuore Immacolato di Maria”, al quartiere Perrino. Rione dove l'operaio viveva. In tanti, tra colleghi di lavoro, gli amici che su sono stretti attorno ai famigliari.
Un lungo applauso ha salutato l'uscita dalla chiesa della bara nera con i colori della Juve, la sua squadra del cuore, tra due ali di folla, palloncini e lo striscione della curva sud. Attorno alla bara, i compagni della Virtus Mesagne, la formazione di seconda categoria nella quale giocava, ad accompagnare la salma di Petraglia nel suo ultimo viaggio.