La volontà dei mercatali di Bari è prolungare l'orario di vendita delle loro attività fino alle 20. Due le date scelte in prossimità dell'imminente periodo natalizio: il 17 dicembre in occasione del mercato aggiuntivo in edizione straordinaria e giovedì 20 dicembre giorno di attività regolare, ma comunque a ridosso del Natale. Alle attività mercatali di San Pasquale si sono aggiunti, nella richiesta al Comune di prolungamento delle attività alle 20 (ma solo il 23 dicembre), i mercati alimentari.
Nessuna risposta dal Comune
La delusione degli ambulanti baresi però ad oggi è tanta: la richiesta presentata all'amministrazione, a ieri, infatti non ha ottenuto nessuna risposta.
La protesta di CasAmbulanti
Parla quindi di «abbandono» da parte delle amministrazioni delle attività mercatali, il presidente di CasAmbulanti – UniPuglia, Savino Montaruli: «Hanno ragione ad essere e sentirsi preoccupati i piccoli commercianti di prossimità. Quelli che neppure godranno delle luci e della festosità del centro cittadino, sempre più privilegiato e attenzionato nonostante già goda di enormi benefici». Si tratta di commercianti che operano nei tantissimi mercati baresi, all’aperto e scoperto, quotidiani o periodici. Montaruli poi continua: «Le maglie larghe della grande distribuzione, che non è più solo quella aggressiva dei centri commerciali periferici, ma ora è anche quella “urbana” con i suoi supermercati di grande superficie che stanno divorando i negozi e gli stessi mercati cittadini abbandonati e fatiscenti, condizioneranno moltissimo le imminenti vendite natalizie».
Tante richieste inascoltate
Ma non è tutto. Secondo quanto raccontano ancora gli stessi operatori del settore, troppe sono ad oggi le richieste rimaste da tempo inascoltate: ritardi, mancate concessioni di minime pretese per alimentare i flussi nei mercati coperti, messa in sicurezza delle aree all’aperto, parcheggi e investimenti in attrattiva. Anche in merito agli orari di svolgimento dei mercati gli ambulanti dicono di sentirsi enormemente penalizzati da una concorrenza sleale da parte di quella grande e media distribuzione. «Stiamo continuamente sollecitando attenzioni che dalla politica non arrivano ancora», precisa ancora Montaruli che auspica che «il neo prefetto convochi immediatamente le parti, perché chiediamo garanzie che fino ad oggi mancano ancora». «Un prefetto che si renda conto che le conseguenze di questa situazione preoccupante saranno anche immediatamente riversate sul tessuto sociale ed anche delinquenziale della città». Secondo Montaruli infine: «Mentre i politici, di qualunque estrazione e dimensione, sono ormai tutti concentrati su se stessi in cerca di riposizionamenti, la città di Bari, quella invisibile, sta soffrendo e non ammetterlo è un’aggravante imperdonabile. Se ancora esista una parvenza di autonomia e di onestà intellettuale dovrebbero essere in tanti ad ammetterlo ma ciò non avviene, anzi viene penosamente celato e nascosto».