Cenone di Natale, sulle tavole dei pugliesi pesce crudo, cime di rapa e panzerotti

Pesce crudo, foto Max Frigione
Pesce crudo, foto Max Frigione
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Domenica 24 Dicembre 2023, 11:17 - Ultimo aggiornamento: 25 Dicembre, 17:14

Scatta la corsa ai fornelli con gli italiani che trascorreranno quasi tre ore (2,7) in cucina per imbandire le tavole del Natale che quasi nove su dieci (88%) hanno scelto di consumare a casa propria o con parenti e amici. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè sull'appuntamento con la tavola più importante dell'anno.

Italiani ai fornelli per il cenone

Tra chi si occuperà dei pasti l'85% lo preparerà personalmente - precisa la Coldiretti - ma c'è anche un 7% che ordinerà tutto da asporto, mentre il restante 4% si affiderà alle pietanze portate da parenti o amici.

Tornano le tavolate dopo il crollo sotto la pandemia. Il Natale 2023 vede una media di quasi 8 commensali, con notevoli differenze tra le regioni. Secondo Coldiretti/Ixè siciliani e sardi faranno tavolate con una media di circa 10 persone, mentre i più solitari sono gli abitanti del Nord Ovest con 7 invitati.

La spesa media

Cresce anche la spesa media per le tavole che ammonta a 115 euro a famiglia, il 10% in più rispetto alle feste del 2022, facendo segnare un ritorno ai livelli pre pandemia, dopo tre anni segnati da guerra e Covid. Se nel menu della vigilia - continua la Coldiretti - regna soprattutto il pesce, a Natale prevale la carne e vincono bolliti, arrosti e fritti, dall'agnello ai tacchini, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo e pizze rustiche. Le tavole si arricchiscono però soprattutto dei prodotti regionali tipici della ricorrenza e più gettonati - precisa la Coldiretti - sono il panone di Natale in Emilia Romagna, u piccilatiedd in Basilicata, il panpepato in Umbria, la pizza di Franz nel Molise, lu rintrocilio in Abruzzo, le pabassinas con sa sapa in Sardegna, la carbonata con polenta in Valle D'Aosta, il pangiallo nel Lazio, le carteddate in Puglia, i canederli in Trentino, la brovada e muset con polenta in Friuli, i quazunìelli in Calabria, il pandolce in Liguria, la pizza de Natà nelle Marche, i buccellati in Sicilia, il brodo di cappone in tazza in Toscana e l'insalata di rinforzo in Campania. Tra i prodotti immancabili - conclude la Coldiretti - si conferma lo spumante per quasi nove italiani su dieci (89%) assieme alla frutta locale di stagione (88%), mentre il panettone con il 78% batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 73% anche se il 58% sceglie anche i dolci della tradizione locale. 

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In Puglia si spendono 150 euro

Le famiglie pugliesi per preparare pranzi e cene natalizie spenderanno in media 150 euro, cifra che in alcuni casi può anche raddoppiare. Soldi che serviranno per lo più, all'acquisto di cibo a chilometro zero. È quanto emerge da una ricerca condotta da Coldiretti Puglia secondo cui 9 pugliesi su 10 trascorreranno il Natale a casa con parenti e amici. Sulle tavole non mancheranno pesce crudo, cime di rapa, panzerotti, frittelle, baccalà, porceduzzi salentini e cartellate. A confermarlo l'aumento degli acquisti del 37% di olio extravergine di oliva (scelto anche come dono natalizio), del 23% di vino, del 39% delle farine, del 69% per cento del pesce e del 25% della carne. Il Natale 2023, spiegano da Coldiretti, sarà ricordato anche per il record della vendite di spumante pugliese, dal Minutolo al Negroamaro passando per il Bombino bianco e per il rosso Castel Monte, con quasi un milione di bottiglie prodotte, molte delle quali saranno stappate nella notte di Capodanno. Nell'85% dei casi i pasti di Natale saranno preparati in casa, solo il 7% preferisce l'asporto e il 4% si affida a parenti e amici. I pugliesi trascorreranno in media più di tre ore davanti ai fornelli per poi scartare i regali, molti dei quali saranno enogastronomici. 

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