Incidente mortale al porto di Taranto: domani 24 ore di sciopero. Il cordoglio del vescovo: «Drammatica realtà»

Incidente mortale al porto di Taranto: domani 24 ore di sciopero. Il cordoglio del vescovo: «Dramamtica realtà»
Incidente mortale al porto di Taranto: domani 24 ore di sciopero. ​Il cordoglio del vescovo: «Dramamtica realtà»
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Mercoledì 26 Luglio 2023, 13:08

Dopo l’incidente mortale sul lavoro di ieri pomeriggio nel porto di Taranto, vittima il 31enne Antonio Bellanova, i sindacati dei trasporti hanno indetto oggi per domani per i lavoratori portuali in tutta l’area portuale 24 ore di sciopero.

Le sigle di categoria dicono che “all’interno dell’area portuale occorre rispettare le regole sulla sicurezza del lavoro, che ci riserviamo di approfondire nella loro effettiva applicazione, relativamente al rispetto del contratto delle attività portuali secondo quanto sancito dalle normative vigenti. In sede giudiziale dovranno essere accertate le responsabilità oggettive”. “Con la vita degli operai non sono ammessi sconti, pertanto, chiediamo all’Autorità portuale - affermano i sindacati - di verificare ogni adempimento contrattuale con la ditta di riferimento e, se confermata la mancata osservazione del rispetto contrattuale, le parti in causa devono essere chiamate alle proprie responsabilità appena si farà luce su questo ennesimo incidente mortale”.

“Chiediamo urgentemente la convocazione di un incontro tra le organizzazioni sindacali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Uil con l’Autorità di sistema portuale di Taranto” affermano ancora i sindacati, per i quali “le condoglianze alla famiglia, la nostra solidarietà sarà sicuramente insufficiente rispetto all’inconsolabile dolore della famiglia Bellanova”.

Il cordoglio del vescovo

In forza con un contratto di somministrazione lavoro all’impresa Ecologica, Bellanova stava lavorando al carico di ecoballe di rifiuti su una nave battente bandiera panamense, attraccata alla banchina pubblica del quarto sporgente, quando è stato travolto e ucciso da un’ecoballa del peso di circa mille chili.

L’operaio é morto sul colpo. Sul piano delle ipotesi, al vaglio ora dell’autorità giudiziaria con l’indagine coordinata dal sostituto procuratore Antonio Natale, una cattiva impilazione delle ecoballe, oppure un improvviso cedimento del carico, o ancora l’inosservanza delle procedure di sicurezza nella sistemazione del carico a bordo. Su quella banchina del porto quello di ieri è il terzo incidente mortale in tre anni.

«Desidero far giungere la mia vicinanza ai famigliari di Antonio Bellanova, giovane vittima del lavoro nell’area portuale di Taranto. Sono i primi giorni del mio ministero episcopale tarantino e una delle più dolorose questioni legate a questo territorio, ma purtroppo non solo, si presenta con tutta la sua drammatica realtà. Mi stringo alla famiglia Bellanova con affetto e assicuro la mia preghiera invitando la comunità diocesana a fare altrettanto perché mentre invochiamo la consolazione del Risorto possiamo adoperarci perché sia assicurato a tutti un lavoro che garantisca la dignità della persona umana e la sua sicurezza». 

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