Ex Ilva, via libera a un nuovo decreto: previste tutele per l'indotto e per i creditori

Ex Ilva, via libera a un nuovo decreto: previste tutele per l'indotto e per i creditori
Ex Ilva, via libera a un nuovo decreto: previste tutele per l'indotto e per i creditori
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Mercoledì 31 Gennaio 2024, 13:57 - Ultimo aggiornamento: 18:44

Il Consiglio dei ministri ha approvato 'fuori sacco' un decreto legge per l'ex Ilva di Taranto. Il dl conterrebbe un insieme di misure per salvare i creditori coinvolti, tra queste un intervento sui tassi di interesse.

Il provvedimento, inoltre, contiene le tutele per i crediti vantati dalle imprese dell’indotto con la previsione dell’integrazione salariale per i lavoratori finiti in cassa integrazione.

Le misure

 Le misure confermano la prededucibilità dei crediti per le imprese, estendendola anche a quelli vantati dai cessionari per fare in modo - fa chiarezza Palazzo Piacentini - che questi continuino "a tenere aperta la disponibilità all'acquisto pro soluto dei crediti, assicurando la fornitura di beni e servizi, quindi la continuità produttiva degli impianti".

Scende in campo anche Sace che offrirà una garanzia finanziaria, a condizioni di mercato, fino al 70% di un importo massimo di crediti. Complessivamente vengono stanziati 150 milioni di euro a favore degli istituti finanziari cessionari. Nella visione del Mimit questo potrà creare le condizioni di mercato per sostenere la filiera di Acciaierie.

Il testo del decreto

Il decreto contiene anche una specifica disposizione che estende la Cigs a tutti i lavoratori dell'indotto. Resta da vedere quale strada prenderà il provvedimento, se sarà convertito o trasformato in un emendamento al decreto sulle amministrazioni straordinarie, attualmente all'esame della commissione Industria del Senato e oggetto di numerose audizioni. Esprime un giudizio critico la Fiom: «Questo decreto non scongiura i licenziamenti, non introduce l'ammortizzatore sociale unico in grado di garantire la continuità occupazionale e l'integrazione salariale per i lavoratori, ma soprattutto non prevede la continuità produttiva degli stabilimenti e delle aziende dell'indotto», spiega il coordinatore nazionale siderurgia, Loris Scarpa, chiedendo di riprendere "con urgenza" il confronto a Palazzo Chigi con i sindacati. 

Le parole della ministra

Sull'ex Ilva «il governo sta lavorando, abbiamo un continuo e costante contatto con le organizzazioni sindacali, con l'indotto. L'obiettivo è preservare la forza lavoro e garantire la prosecuzione dell'attività: vogliamo continuare a fare l'acciaio in Italia e lo vogliamo fare in sicurezza, con un'attenzione specifica a preservare la salute e sicurezza. Non vogliamo chiudere». Così la ministra del Lavoro, Marina Calderone, ospite di «Ping pong» su Radio1 Rai.

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