Vaccini, Bustreo (Oms): «Peggio dell’Italia solo la Romania: ora rischio contagio in Europa»

Vaccini, Bustreo (Oms): «Peggio dell’Italia solo la Romania: ora rischio contagio in Europa»
di Marco Ventura
3 Minuti di Lettura
Venerdì 14 Luglio 2017, 00:16
Un’altra morte di morbillo in Italia, a Roma. «Si sottovaluta la pericolosità di questa malattia e di altre come la difterite, che possono essere mortali». Flavia Bustreo, vicepresidente dell’Organizzazione mondiale della Sanità, ha la delega a famiglia e vaccinazioni. «Il morbillo – avverte – presenta complicanze anche a distanza di anni, come encefaliti e altre conseguenze sul sistema immunitario».

Come viene giudicato il “caso Italia”?
«Il nostro ufficio regionale europeo aveva già lanciato l’allarme morbillo per l’Italia, nel 2017 il secondo paese con il più alto numero di casi in Europa dopo la Romania. La nostra preoccupazione è che questa malattia si possa esportare nel resto d’Europa. In Italia si è scesi troppo sotto la soglia del 95-90 per cento di copertura vaccinale necessaria per ottenere il cosiddetto effetto gregge e quindi proteggere la popolazione. Il timore è che nei prossimi mesi o il prossimo anno possano emergere anche altre malattie, come la rosolia e la parotite, collegate nel vaccino al morbillo. La rosolia, se contratta quando la donna è incinta, può avere effetti severi sulla formazione del cervello del feto».

Ci sono Regioni come il Veneto che frenano. È legittimo?
«Sui vaccini a decidere dev’essere lo Stato centrale. Lo dico anche da padovana al presidente Zaia. Noi all’OMS lavoriamo sulle politiche sanitarie di tanti paesi che hanno servizi decentralizzati, ma le politiche sanitarie principali, specie le linee guida su vaccini e loro obbligatorietà, sono e devono sempre essere nazionali se vogliamo avere politiche di salute pubblica». 

Il decreto in Parlamento è stato ammorbidito. Sono anche diminuiti i vaccini obbligatori. Va bene così?
«Si va nella giusta direzione. La possibilità di togliere la patria potestà avrebbe creato una situazione anche di eccessivo allarme e la protesta dei genitori. Per noi è molto importante non solo l’obbligatorietà dei vaccini, ma anche che le famiglie siano convinte del loro valore tramite campagne d’informazione. Anche la Francia si sta orientando a far passare una legge simile a quella italiana. Non si potrà mai arrivare a una copertura da effetto gregge se continuano a esserci dubbi in una fetta ampia di popolazione che non sa bene a chi rivolgersi e non viene consigliata in modo adeguato da medici e operatori sanitari».

Ma i vaccini sono sicuri o no? 
«I vaccini oggi a disposizione sono stati sperimentati in decenni di ricerca scientifica e sono molto più sicuri di una volta. L’OMS segue meccanismi sofisticati prima di arrivare alla raccomandazione sulla base di princìpi d’indipendenza: un comitato scientifico di altissimo livello, indipendente dalle case farmaceutiche, si riunisce tre volte l’anno in sessione pubblica. Sbaglia chi pensa che le decisioni sull’utilità e la sicurezza dei vaccini vengano prese su pressione delle ditte farmaceutiche».
© RIPRODUZIONE RISERVATA