Avrebbe rifiutato di sottoporre a visita ed effettuare gli esami del sangue a un paziente: con l'accusa di rifiuto d'atti d'ufficio è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione un medico di Casarano, in servizio al pronto soccorso di Gallipoli all'epoca dei fatti, nel 2017.
Il pm aveva chiesto l'assoluzione
Il pm, Alberto Santacatterina, ne aveva chiesto l'assoluzione perché il fatto non costituisce reato, ritenendo errata la qualificazione giuridica del fatto. Ma il Tribunale di Lecce in composizione collegiale (presidente Pietro Baffa), ha ritenuto comunque vi fossero gli estremi per la condanna e per il risarcimento alla parte civile, che andrà stimato in separata sede.
I fatti
Secondo quanto accertato, il paziente si era recato al pronto soccorso con sintomi gravi di una occlusione intestinale. Il medico curante si trovava fuori, e a quanto pare non sarebbe stato possibile consultarlo. Il dottore del pronto soccorso, avrebbe prescritto una terapia farmacologica e avrebbe dimesso il malato "rifiutando - stando alla contestazione - di compiere un atto del suo ufficio".