Muore al "Fazzi" dopo la somministrazione di un farmaco: 6 sanitari indagati tra medici e operatori

Muore al "Fazzi" dopo la somministrazione di un farmaco: 6 sanitari indagati tra medici e operatori
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Sabato 29 Luglio 2023, 13:35 - Ultimo aggiornamento: 19:44

Un farmaco somministratole per effettuare una scintigrafia ossea. Potrebbe essere una reazione allergica al medicinale la causa della morte di Teresa Cannazza, 80enne decenuta lo scorso 21 luglio all'ospedale "Fazzi" di Lecce. Per fare luce sulla vicenda, la pm Maria Consolata Moschettini ha iscritto nel registro degli indagati il medico di turno e il collega in servizio in reparto oltre ad un’infermiera professionale e a un’operatrice socio sanitaria ma anche il tecnico di radiologia e il collega che ha preparato il farmaco. L'autopsia è fissata per lunedì.

I fatti

La donna, originaria di Castrignano de' Greci, è deceduta nell'ospedale leccese il 21 luglio scorso.

A ricostruire le ore che hanno preceduto il decesso i figli e il marito i quali - assistiti dall'avvocato Donato Amato - hanno presentato denuncia-querela presso il posto fisso di polizia contestando l’intera gestione dell’esame. Alla donna era stata prescritta, infatti, una scintigrafia ossera prescritto per se la malattia avesse intaccato altri organi. Così di buon mattino l’anziana è stata accompagnata in ospedale da due dei suoi tre figli. Subito dopo la somministrazione del farmaco radioattivo, necessario per poter eseguire l’accertamento, la paziente aveva accusato i primi segni di sofferenza respiratoria. Secondo il racconto dei figli, lo stato di malessere sarebbe proseguito per circa due ore e mezzo le condizioni di salute non sarebbero migliorate. Anzi. La donna avrebbe cominciato a pedere sangue dall'orecchio. Per i medici, tuttavia, a provvedere all’eventuale sarebbero dovuti essere gli stessi familiari. La donna è stata, dunque, trasferita dal Dea al pronto soccorso del Fazzi a borldo dell'auto di famiglia. Ma la situazione era ormai precipitata: nonostante le manovre respiratorie praticate, il decesso è sopravvenuto alle 14.26. 

La denuncia dei figli e l'inchiesta della procura

Una morte tanto inaspettata quando dolora per i figli della donna che, attraverso il legale di famiglia, hanno presentato denuncia il giorno stesso. E la pm Maria Consolata Moschettini ad iscrivere nel registro degli indagati il medico di turno e un collega, un’infermiera professionale e a un’operatrice socio sanitaria che avrebbero dovuto sorvegliare la paziente dopo la somministrazione del farmaco radioattivo. Ma anche il tecnico di radiologia che ha eseguito la scansione dell’esame e il collega che ha preparato il farmaco. Gli indagati sono accusati di responsabilità colposa per morte in ambito sanitario. Intanto lunedì verrà eseguita l’autopsia che la pm ha conferito al medico legale Roberto Vaglio e all’anestesista rianimatore Silvio Colonna. A difendere gli indagati, gli avvocati Fabio Ruberto, Francesca Cisternino, Sergio Annesi, Diego Cisternino, Pierandrea Serio, Simone Viva e Alessandro Calò

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