Vicenza, bimbo di 16 mesi morto per meningite fulminante

Vicenza, bimbo di 16 mesi morto per meningite fulminante
di Luca Pozza
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Venerdì 15 Marzo 2019, 21:24 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 10:45

Il bimbo colpito da meningite fulminante non ce l'ha fatta, il piccolo di Bolzano Vicentino (Vicenza) è morto ieri sera in ospedale. Riccardino aveva solo 16 mesi. La forma di meningite fulminante che lo ha ucciso nel giro di 48 ore, secondo quanto emerso, è partita da un’infezione all'orecchio. Riccardino era stato vaccinato, purtroppo il vaccino contro lo prneumococco - per quanto sia l'unica arma di difesa contro la malattia - copre solo l'88 per cento dei cepppi di meningite. Il bimbo di 16 mesi era ricoverato da mercoledì nel reparto di terapia intensiva pediatrica all’ospedale San Bortolo di Vicenza.

Bimbo di 16 mesi colpito da meningite fulminante

La malattia si era manifestata in brevissimo tempo nei giorni scorsi, con febbre sempre più alta e stato comatoso. Secondo quanto si è appreso il bambino è arrivato nel nosocomio berico in condizioni disperate, al punto che non è mai uscito dal coma: è stato subito intubato ma la sofferenza encefalitica non è mai calata. Nonostante tutti gli sforzi possibili da parte di medici e sanitari oggi pomeriggio il quadro clinico si è ulteriormente aggravato e in serata la sua vita era appesa ad un filo, fino alla dichiarazione di morte cerebrale.

 



La forma di meningite fulminante, secondo quanto emerso, è partita da un’infezione all'orecchio: si tratta nello specifico di pneumococco, provocata da un batterio che è normalmente presente nelle vie aeree della maggior parte degli esseri umani e che, salvo rari casi, non dà conseguenze gravi. A differenza della meningite provocata da virus non risulta esserci un pericolo di contagio per gli altri bimbi che frequentavano lo stesso asilo nido del bimbo ricoverato, la struttura “Il melograno”, gestita dalla parrocchia di Santa Maria a Bolzano Vicentino. Secondo quanto dichiarato dall'Ulss berica nessuna necessità dunque attivare la profilassi di protezione per le persone, familiari comprese, che gli sono stati vicini nei giorni scorsi.

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