Lecce, i busti deturpati nella villa comunale: le foto

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Deturpati dai segni del tempo, danneggiati dalle condizioni atmosferiche e persino sbeffeggiati dagli incivili. Nel polmone verde di Lecce, presso la villa comunale, i busti di coloro che hanno fatto la storia del capoluogo leccese e di una nazione intera hanno perso il loro smalto. E alcuni di essi anche la dignità.
Le opere dedicate alle personalità più illustri del passato si ergono in stato di totale abbondano tra nasi mozzati, nomi cancellati ed escrementi di animali volatili. La pietra corrosa e ormai annerita ha quasi trasfigurato i volti di poeti, scrittori, artisti, economisti, condottieri e generali. Le incisioni di nomi e cognomi di alcune statue si sono appianate. Non si leggono più. Come nel caso dell'opera d'arte intitolata a Francesco Rubichi, celebre principe del Foro e protagonista della vita civile e culturale del secondo Ottocento che diede a Lecce il prestigioso titolo di "Atene delle Puglie". Un volto completamente annerito e ormai depredato della sua identità.