Movida selvaggia, stretta della Prefettura e l'imiti di orario: «Il diritto al riposo resta una priorità»

Il vertice in Prefettura
Il vertice in Prefettura
di Lucia PEZZUTO
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Venerdì 23 Giugno 2023, 05:00

Stop alla movida molesta: dalla Prefettura le regole per un’estate “tranquilla”. Dai limiti per le emissioni sonore alle fasce orarie per la diffusione della musica al divieto di vendita e somministrazione bevande in contenitori di vetro e lattine, così il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica detta le linee da seguire per contrastare il fenomeno della “malamovida”.

Il vertice con prefetto, sindaci e forze dell'ordine

Ieri mattina si è svolto il vertice alla presenza della prefetta Michela La Iacona, del questore, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, del Comandante del Reparto operativo del Comando provinciale dei Carabinieri, del Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, del Comandante della Polizia Locale di Brindisi e dei sindaci tutti dei Comuni della provincia. L’obiettivo primario è stato quello di salvaguardare il diritto al riposo dei residenti e la sicurezza urbana, quale bene pubblico afferente la vivibilità e il decoro delle città, dagli eccessi della movida.

Una linea comune in tutta la provincia

In particolare la prefetta ha evidenziato l’opportunità di una programmazione condivisa tra tutti i Comuni per la regolamentazione delle emissioni sonore e il divieto di vendita e somministrazione di bevande alcooliche in contenitori di vetro e lattine, allo scopo di evitare gli spostamenti degli avventori da un territorio all’altro. Contestualmente i sindaci, nel condividere il questo obiettivo, hanno unanimemente accolto l’invito a valutare con particolare attenzione ed estremo rigore l’adozione di eventuali ordinanze in deroga alla legge regionale che fissa alle ore 24 l’orario di cessazione delle diffusioni sonore, dovendo tenere conto delle specifiche peculiarità dei propri territori. 

La volontà di procedere in deroga alle regole

Da un rapido confronto è emerso un orientamento comune , ossia quello di estendere il limite orario dalle 24 all’una della notte nei centri urbani e sino alle due sulla litoranea. Nello specifico si è concordato di individuare preventivamente due zone, quelle in cui maggiormente si concentra la presenza dei locali, per ogni comune dove è consentito fare musica oltre l’orario fissato dalla Regione, per la città di Brindisi, ad esempio il centro storico e la litoranea. L’ordinanza che sarà firmata a stretto giro avrà una durata di tre mesi, entrerà in vigore il prossimo primo luglio ed avrà valenza sino al 30 settembre. Non vi sarà alcuna variazione sul limite dei decibel già fissato da legge regionale e prima ancora la legislazione nazionale. “Per i locali pubblici la massima intensità di rumore quella dei 70 decibel nelle zone commerciali o caratterizzate da traffico intenso e i 50 decibel nelle zone protette”.

Collaborazione con i gestori dei locali notturni

Non solo sempre dalla riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza è emersa anche la volontà di una ipotesi di collaborazione con gli esercenti dei locali notturni, una collaborazione mirata a mantenere la pulizia e il decoro delle aree prospicienti le loro attività. I titolari dei locali saranno invitati a ripulire le aree esterne a fine serata e ad utilizzare i bidoni della differenziata. Inoltre sarà suggerito loro anche di installare, là dove non ve ne fossero, delle telecamere vicino ai loro locali in modo da favorire eventuali attività ispettive e di controllo da parte delle forze dell’ordine. Insomma l’estate può partire a patto che ciascuno rispetti le regole. Lo scorso anno a Brindisi, lo ricordiamo, i residenti del centro storico ingaggiarono una vera e propria battaglia contro la movida molesta e le ordinanze del sindaco che consentivano di prolungare gli orari e innalzare il limite delle emissioni sonore.

Uno scontro che i cittadini condussero a suon di carte bollate ma che di fatto non ha mai prodotto alcun esito.

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