Le operazioni chirurgiche programmate sospese per carenza di sangue. Garantite le urgenze. Mancano, però, anche i medici. Così come anche il numero dei radiologi, e di altre professionalità sanitarie, risulta insufficiente. E poi le vertenze legate all’emergenza del 118, tra riduzione dei servizi di primo pronto intervento, l’accordo non ancora chiuso con le associazioni di volontariato, le possibili dimissioni di massa dei medici in convenzione ed i pronto soccorso di Brindisi e Francavilla Fontana in costante affanno. E' questo lo scenario ad oggi in ambito sanitario in provincia di Brindisi. Il direttore generale dell’Asl di Brindisi Flavio Roseto è al lavoro per calibrare provvedimenti e misure in grado di dare risposte certe su ogni fronte in un momento storico complesso. Riunioni operative costanti tra le strutture mediche e amministrative dell’Asl di Brindisi davanti a delle emergenze che in gran parte s’intersecano, pur dovendo a loro volta scontare problematiche che in parte derivano dal passato, o comunque di non immediata risoluzione, come il reclutamento del personale medico e sanitario.
L'emergenza sangue
A queste problematiche ben note, poi, si aggiungono altre vicende abbastanza gravi, come quelle legate ad un numero tutt’altro che rassicurante di scorte di sangue a disposizione degli ospedali. Circostanze queste che hanno già avuto un primo effetto: la sospensione degli interventi chirurgici programmati. Al momento si tratta di uno stop temporaneo, legato alla necessità nelle prossime ore e nei prossimi giorni di aumentare le sacche di sangue disponibili. Dopo aver reso pubblica questa nuova emergenza dall’asl di Brindisi, tramite il responsabile del centro trasfusionale del “Perrino” di Brindisi Antonella Miccoli, è giunto un appello rivolto alle Istituzioni, alla società civile, affinché in collaborazione con le associazioni che operano nel territorio si possano avviare campagne di sensibilizzazione per le donazioni, questo per permettere la ripresa degli interventi. Volontari dell’Avis e delle altre associazioni che nell’intera provincia sono impegnati quasi quotidianamente con le giornate già programmate o straordinaria di raccolta. Ed anche in questo caso il personale sanitario risente di quelle che sono le criticità a livello di organico su più fronti all’interno della stessa Asl di Brindisi.
I problemi di personale
Carenze che riguardano anche alcune professionalità che, soprattutto nel periodo estivo e con i flussi turistici di elevata portata, diventano fondamentale nella diagnostica. Il riferimento è ai radiologici che intervengono nelle valutazioni dei traumi, e non solo: e con l’arrivo della calda stagione turistica l’incidenza di accessi nei pronto soccorsi per questo tipo di richieste d’intervento è fisiologicamente più elevata. Tutto ciò si aggiunge poi alla carenza di infermieri e soprattutto dei medici (anche per il pronto soccorso), anestesisti e cardiologici. Sono solo alcune delle gravi problematiche di personale che non riguardano la sola provincia di Brindisi, ma sono omogenee per l’intera regione. Ma non solo. L’arrivo della stagione turistica e la crescita esponenziale di presenze sul territorio, anche in termini di servizi per chi sceglie la provincia di Brindisi per le proprie vacanze, richiede però una programmazione in grado di riuscire a coprire gran parte dei territori. Una prima risposta dall’Asl di Brindisi è giunta con la sospensione solo notturna del Punto di primo intervento a Cisternino, rispetto all’iniziale chiusura.