Il test del respiro per diagnosticare in tempo utile il tumore a colon retto. Di questa tecnica e delle attività del centro regionale di Breath Analysis, ospitato all'interno dell'Istituto Tumori "Giovanni Paolo II" di Bari, si è parlato oggi nel corso di una giornata di approfondimento che si è tenuta nella sala conferenze dell'oncologico.
Responsabile scientifico del convegno, Annamaria Catino, oncologa dell'istituto. "Il CeRBA - afferma il direttore generale dell'Irccs barese Alessandro Delle Donne - istituito con un protocollo d'intesa tra il nostro Istituto, l'Aress e Università degli Studi di Bari, è stata la prima struttura pubblica in Europa a concentrare le proprie attività di ricerca intorno all'analisi dei metaboliti presenti nel respiro, con l'obiettivo di diagnosticare precocemente diversi tumori.
Come funziona
Il test del respiro consente di determinare precocemente le alterazioni metaboliche di natura fisiologica, patologica o legate a esposizione ambientale. Per effettuare l'analisi del respiro si utilizza un macchinario particolare, il campionatore Mistral (dell'azienda Predict), che lo raccoglie ed elabora una sorta di impronta digitale del respiro. Tramite un boccaglio monouso, il paziente soffia all'interno del campionatore, che permette la raccolta dell'espirato su una cartuccia e dell'aria circostante su un'altra.
Le cartucce vengono inviate in laboratorio per l'analisi e la caratterizzazione dei campioni. Dall'analisi si ottiene questa impronta digitale che racchiude informazioni utili. In Puglia sempre più pazienti potranno beneficiare della tecnica dell'analisi del respiro per la diagnosi precoce non invasiva delle patologie oncologiche. L'avvio del nuovo studio relativo al tumore al colon-retto vedrà il confronto della metodica sviluppata con quella convenzionale di rilevazione del sangue occulto nelle feci.