Il primo caldo è ormai arrivato, ma le spiagge di Bari non sono ancora pronte per accogliere i cittadini e turisti. È l’estrema sintesi del lungo week-end del 25 aprile, la prima occasione per avvicinarsi al mare e godere delle temperature più alte. Ma qualcosa ancora non funziona. Ovviamente, con i lidi privati chiusi, i baresi si sono riversati, soprattutto sabato scorso, nelle spiagge pubbliche. Ed è qui che sono sorti i primi problemi.
I lidi riaprono col problema della carenza del personale: nessuno vuole farsi assumere
Una lettera al sindaco
Non solo Torre Quetta off limits e Pane e Pomodoro ancora in fase di ripristino in diverse sue aree, alla lista delle spiagge non ancora pronte per accogliere il pubblico c’è anche il litorale di San Girolamo, che negli ultimi anni ha subito una piacevole trasformazione. A cui, però, non è stato dato il giusto seguito dal punto di vista della cura e dell’attenzione nella gestione. Ed è per questo che i cittadini di San Girolamo hanno voluto far sentire la loro voce con una lettera inviata al primo cittadino di Bari, Antonio Decaro: «La stimo molto per la sua dedizione e il suo impegno giornaliero nel rendere migliore la nostra città, e in molti casi ce l’ha fatta. Però mi permetta di dirle che non è giusto. Ho letto il suo post su Pane e pomodoro e ho pensato a quello che è toccato a noi a San Girolamo e ho pensato che non è giusto», queste le prime parole di alcuni residenti in uno dei quartieri periferici del capoluogo pugliese.
Hanno voluto spiegare la situazione, con la speranza di trovare una soluzione nell’immediato: «Sappiamo tutti che non dipende da lei - si legge nella lettera - il fallimento di questo progetto e soprattutto delle spiagge e dei lavori a mare, ma ci piacerebbe sentirla pubblicamente su questo tema, venga a trovarci e si confronti con noi e cerchiamo di trovare una soluzione a questo scempio».
Il mare negato: rifiuti, lidi chiusi e cantieri. Viaggio sulla costa
L'invito a Decaro: ci venga a trovare
La chiosa finale nella lettera è nell’invito ad Antonio Decaro: «Ci venga a trovare per fare una chiacchierata. Non so se questa lettera le arriverà ma noi ci crediamo, ancora per un po’. Non sappiano per quanto». Ora toccherà al sindaco della città di Bari dare una risposta e magari risolvere il problema. Con l’estate alle porte, sarebbe un peccato perdere una zona di Bari assolutamente rivalutata e riqualificata. In fondo, il passo indietro non farebbe bene a nessuno. L’area, riqualificata appena quattro anni fa, è già in uno stato di abbandono e incuria: da fiore all’occhiello il lungomare a nord della città si è trasformato in un mezzo fallimento. La spiaggia è praticamente inesistente ed è, quindi, inaccessibile; l’area verde è diventata una pattumiera e i portici che dovevano accogliere negozi, ristoranti e bar sono ostaggio dei vandali senza che nessuno faccia nulla. Nei giorni scorsi, è intervenuta una squadra di operai per sistemare le aiuole ma è troppo poco per il «lungomare più bello d’Italia», come lo aveva ribattezzato proprio Decaro facendo il primo bagno nel giorno del taglio del nastro.