Incendio nell'azienda di rifiuti, in fiamme 150 tonnellate. Allarme per le conseguenze del rogo per aria e suoli

Incendio nell'azienda di rifiuti, in fiamme 150 tonnellate. Allarme per le conseguenze del rogo per aria e suoli
di Elga MONTANI
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Martedì 17 Gennaio 2023, 05:00

L’incendio che da qualche giorno sta interessando l’azienda Recuperi Pugliesi, seppur monitorato e sotto controllo, nella giornata di ieri non era ancora stato definitivamente spento. Visto il materiale che è stato interessato dalle fiamme è molto probabile che ci vogliano giorni prima che tutte le fiamme si esauriscano. 
Parliamo di un incendio che ha riguardato una superficie di 500 metri quadri e 150 tonnellate di rifiuti. Ciò che preoccupa ora sono le possibili conseguenze del rogo, e la ricaduta che i fumi e le sostante disperse nell’aria a causa dell’incendio potranno avere sulla popolazione, sia di Modugno che di Bari.

Arpa

Arpa Puglia è al lavoro per monitorare la situazione cercando di comprendere in che modo il rogo possa aver causato problemi alla qualità dell’aria. Nel pomeriggio di ieri, sebbene la situazione al quartiere San Paolo e al confinante Cecilia fosse migliorata, a seconda della direzione del vento era ancora possibile sentire un odore acre e pungente, che rendeva difficoltosa la respirazione. 
Gli effetti dell’incendio sul circondario - come ha spiegato Arpa - oltre che dalla evoluzione delle attività di spegnimento sono fortemente condizionati dalle condizioni meteorologiche, in particolare dalla direzione e dalla velocità del vento, che nella prima giornata proveniva da nord e nord-ovest e, nella notte fra sabato e domenica, è cambiato, con provenienza da sud e sud-est.

Gli accertamenti

Sono in corso accertamenti sulla qualità dell’aria attraverso le stazioni fisse di monitoraggio, poste più vicino all’impianto, e attraverso strumenti portatili. Nella giornata di ieri le concentrazioni di PM10, rilevate dalle diverse stazioni, non sono particolarmente significative salvo, in poche ore della notte, presso la stazione EN04 in via Ancona (la stessa stazione nella giornata di ieri ha registrato un valore nella norma pari a 35µg/m³). Gli strumenti portatili, analogamente, hanno rilevato valori non critici in diverse posizioni del quartiere San Paolo. Diversa la situazione, invece, nelle zone poste sottovento e a distanza più breve dal sito dell’incendio, dove le concentrazioni continuano ad essere abbastanza alte.

Arpa ha inoltre provveduto ad installare campionatori ad alto volume dai quali saranno prelevati filtri per l’esame, in particolare, delle diossine, che verranno sottoposti a complesse analisi di laboratorio il cui esito sarà noto soltanto nei prossimi giorni. 

Le valutazioni sanitarie


Per quanto riguarda invece le valutazioni di carattere sanitario, di cui è competente Asl Bari, sono in corso accertamenti. Nella giornata di ieri il Sisp (Servizio igiene e sanità pubblica) dell’area metropolitana di Bari ha effettuato un sopralluogo sull’area. Insieme allo Spesal (Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) sono state effettuate verifiche sui materiali stoccati (carta e plastica) e le matrici ambientali, in particolare aria, terreno e alimenti (con l’intervento del servizio Sian - Servizio Igiene Degli Alimenti e Della Nutrizione). Nella mattinata di ieri, si è riunito il Coc (Centro operativo comunale) a Modugno, per valutare eventuali nuove misure da mettere in atto. All’incontro hanno partecipato, oltre ai rappresentanti comunali, la Asl Bari, la polizia locale e la protezione civile.
«Sarà necessario attendere 72 ore per ottenere valori puntuali dei microinquinanti – sottolinea il sindaco di Modugno, Nicola Bonasia - e per specificare attraverso analisi di laboratorio, le varie tipologie di diossine, al fine di una valutazione ponderata delle conseguenze. L’Arpa, a cui abbiamo chiesto anche indagini relative ad un’eventuale concentrazione di sostanze tossiche nel sottosuolo, ci ha assicurato che continuerà a monitorare l’andamento su base oraria degli inquinanti. Al momento non sussistono particolari motivi per emettere ulteriori disposizioni restrittive o precauzionali». Sull’accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri, coordinati dalla procura della Repubblica di Bari, nelle persone dei pm Claudio Pinto e Baldo Pisani. È stato aperto un fascicolo a carico di ignoti, anche se da una prima ricostruzione dei fatti sembra sempre più certa la natura accidentale del rogo. Tra le cose da verificare, da parte degli inquirenti, il rispetto o meno della normativa di settore per lo stoccaggio dei rifiuti.
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