In vista delle Elezioni Comunali di Bari 2024 Nichi Vendola firma un endorsement nei confronti di Michele Laforgia, Francesco Boccia si candida a “facilitatore”: nel centrosinistra, è il momento della discesa in campo dei pesi massimi.
Comunali a Bari, Vendola lancia la candidatura di Laforgia
La coalizione torna oggi al tavolo politico, con la novità dell’apertura, a pieno titolo, alle realtà della “convenzione”, che lunedì si sono riunite per mettere a punto i contributi da fornire agli alleati.
Comunali a Bari, oggi il vertice
Non è ancora il momento dei nomi, s’intende: anche il vertice di oggi è convocato per continuare a lavorare alle linee guida sui punti programmatici, che dovrebbero essere pronte entro la metà del mese, nonostante dall’ala sinistra della coalizione abbiano chiesto più tempo. Sul tavolo del numero uno del Partito democratico barese, Gianfranco Todaro, ci sono già le bozze di “Sud al Centro”, maggiormente incentrata sul decentramento, di Italia Viva e Più Europa. In compenso, le parole di Vendola aprono un fronte, se si conta che un altro appoggio di peso, nei confronti di Laforgia, era arrivato dagli uomini di Azione e Fabiano Amati, che pure invitavano il penalista e i suoi avversari a cimentarsi con le primarie. «Noi sosteniamo il candidato della sinistra e lo facciamo, come diciamo da tempo, chiedendo al tavolo stesso di fare sintesi. Il presidente Vendola fa un endorsement che riteniamo naturale», spiega il coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, Salvatore Lospalluto.
Non che basti a giungere alla fumata bianca: «Una figura autorevole che esprime un candidato autorevole», commenta cauto Todaro, pur chiarendo che «sommare autorevolezza ad autorevolezza non dà come risultato un nome unitario e servono altri passaggi». Quanto basta per essere cauti. D’altro canto, per arrivare all’unitarietà, il Pd è pronto a mettere in campo un altro big: il capogruppo al Senato, Francesco Boccia. Sherpa nazionale e già coordinatore della mozione che ha portato Elly Schlein sulla poltrona più alta del Nazareno e della segreteria, sarà presente all’assemblea del partito, in agenda per sabato 21. Sarà quella la sede nella quale provare a fare sintesi, dal momento che i dem hanno almeno una terna di candidati potenziali, a partire dall’onorevole Marco Lacarra – che, intanto, ha lanciato le sue “Officine Progressiste” - e passando per gli assessori Paola Romano e Pietro Petruzzelli. Lo statuto e le regole interne non contemplano l’idea di un tris in una eventuale consultazione popolare e toccherebbe scendere almeno a due nomi. L’obiettivo dichiarato, invece, è arrivare a una sola proposta condivisa, da portare al cospetto degli alleati. Ora, con un tassello in più da aggiungere al mosaico.