Un carico di mandorle californiane destinato al consumo umano è stato bloccato nel porto di Vado Ligure dall’Agenzia delle Dogane e dagli Ispettori del ministero della Salute. Si tratta di 20 tonnellate di frutta secca in cui sono state rilevate «parti marce, presenza di rancidità, danni da insetti, larve, muffe e bave sericee».
Il ricorso presentato dalla società importatrice, la Alfrus di Bari – con sede anche a Udine – controllata dal colosso statunitense Pomona Farming, è stato respinto dai giudici del Tar che hanno accolto le tesi dell’Avvocatura di Stato che rappresentava il ministero della Salute e Dogane.
L’analisi, con il supporto dei laboratori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta ha evidenziato «alterazioni compatibili con una estesa infestazione da parassiti e muffe, suscettibili di determinare un possibile danno per la salute». Da quanto si apprende dalla sentenza, in realtà non è proibito in sé che un carico alimentare arrivi in condizioni non commestibili.
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