Ghiaccio tritato ritirato dal mercato: «Batteri fuori dai limiti». Viene utilizzato per i cocktail

Ghiaccio tritato ritirato dal mercato: «Batteri fuori dai limiti». Viene utilizzato per i cocktail
Ghiaccio tritato ritirato dal mercato: «Batteri fuori dai limiti». Viene utilizzato per i cocktail
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Mercoledì 23 Gennaio 2019, 13:53 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 10:44

Polo Nord Ice Cubes. Questo il nome del marchio del prodotto ufficialmente richiamato dal Ministero della Salute. La nota ufficiale è apparsa sul sito con tanto di foto. Il ghiaccio tritato in questione è utilizzato appositamente per i cocktails e il motivo del ritiro è specificato chiaramente dalla nota del Ministero: «Motivo del richiamo, conta batterica fuori limiti». La descrizione del peso/volume dell'unità in vendita è di 2kg in sacchetti. La Polo Nord Ice Cubes s.r.l. ha sede a Pastrengo (VR) a via dell'artigianato 5. Le avvertenze sono chiare: «Si prega la gentile clientela di restituire il prodotto». Il lotto di riferimento è 8130 con scadenza all'11/2019.

La stessa azienda precisa che: "il richiamo si è concluso già prima che uscisse l’allerta, pertanto al momento il prodotto non è più sul mercato".




Cosa dice il regolamento sui richiami Osa
Il ministero, oltre a ricordare di non consumare assolutamente il lotto di ghiaccio incriminato, sottolinea il regolamento che ordina il sistema di informazione ai consumatori: "Gli Operatori del settore alimentare (OSA) sono individuati dal Regolamento (CE) 178/2002 come i responsabili della sicurezza degli alimenti. Il Regolamento, che istituisce il sistema rapido di allerta europeo (RASFF), stabilisce che nei casi in cui un prodotto rappresenti un rischio per la salute, l’OSA deve adottare le misure di ritiro e di richiamo. La prima misura si riferisce all’obbligo per l’OSA di informare i suoi clienti sulla non conformità riscontrata ed a ritirare il prodotto dal mercato. In aggiunta al ritiro, qualora il prodotto fosse già stato venduto al consumatore, l’OSA deve inoltre provvedere al richiamo cioè ad informare i consumatori sui prodotti a rischio, anche mediante apposita cartellonistica da apporre presso i punti vendita. Il Ministero della salute, per una sempre maggiore attenzione ai consumatori, ha reso disponibile una specifica area del portale per la pubblicazione dei richiami degli OSA. Con le Regioni sono stati concordati il Modello standard per i richiami e la procedura da adottare. Quest’ultima prevede che, nei casi di un alimento a rischio, l’OSA deve compilare il Modello e trasmetterlo alle Autorità sanitarie competenti (ASL e Regioni) che, dopo le opportune verifiche, provvederanno alla pubblicazione sul portale del Ministero".




Gli Operatori del settore alimentare (OSA) sono individuati dal Regolamento (CE) 178/2002 come i responsabili della sicurezza degli alimenti. Il Regolamento, che istituisce il sistema rapido di allerta europeo (RASFF), stabilisce che nei casi in cui un prodotto rappresenti un rischio per la salute, l’OSA deve adottare le misure di ritiro e di richiamo. La prima misura si riferisce all’obbligo per l’OSA di informare i suoi clienti sulla non conformità riscontrata ed a ritirare il prodotto dal mercato. In aggiunta al ritiro, qualora il prodotto fosse già stato venduto al consumatore, l’OSA deve inoltre provvedere al richiamo cioè ad informare i consumatori sui prodotti a rischio, anche mediante apposita cartellonistica da apporre presso i punti vendita. Il Ministero della salute, per una sempre maggiore attenzione ai consumatori, ha reso disponibile una specifica area del portale per la pubblicazione dei richiami degli OSA. Con le Regioni sono stati concordati il Modello standard per i richiami e la procedura da adottare. Quest’ultima prevede che, nei casi di un alimento a rischio, l’OSA deve compilare il Modello e trasmetterlo alle Autorità sanitarie competenti (ASL e Regioni) che, dopo le opportune verifiche, provvederanno alla pubblicazione sul portale del Ministero.
 

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