Il viagra rosa fa flop: pochi effetti sul desiderio

Il viagra rosa fa flop: pochi effetti sul desiderio
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Martedì 1 Marzo 2016, 21:23 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 19:27
Atteso per anni tra richieste e ben due bocciature, il Viagra rosa a cui l'Fda, la Food and Drug Administration, ente regolatorio Usa, ha dato il via libera circa sei mesi fa, ad agosto, sembra essere un sostanziale flop. Pochi i benefici sul desiderio, molti invece i rischi di effetti collaterali secondo uno studio pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine.

A condurlo studiosi europei, guidati da Loes Jaspers, dell'Erasmus University Medical Center di Rotterdam, che hanno focalizzato l'attenzione su otto ricerche, cinque delle quali pubblicate tra il 2011 e il 2014 e tre non pubblicate, che hanno coinvolto in totale 5914 donne. Dall'analisi dei dati che sono stati messi in comune è risultato che gli effetti sul desiderio sono «minimi», quasi trascurabili se si considera che per quanto riguarda la libido vi è un beneficio aggiuntivo di appena metà di un incontro sessuale soddisfacente al mese. Un dato leggermente inferiore a quelli dei trial inviati per l'approvazione proprio all'Fda, secondo cui vi era un beneficio di un incontro sessuale in più soddisfacente al mese. Questo a fronte - ricordano gli studiosi - di importanti effetti collaterali (quattro volte più alto rispetto a un placebo il rischio di vertigini, come quasi quattro volte in più quello di sonnolenza, oltre due volte quello di nausea).

«La Flibanserina, è una ballerina di terza fila, abbiamo altre armi a disposizione. Non dà le risposte che è possibile ottenere con alcuni ormoni, come testosterone o dhea ( prodotto dalla ghiandola surrenale) utilizzati nell'ambito di uno stile di vita corretto e lo studio che ne mostra gli scarsi sul desiderio non è affatto una sorpresa.
Mette la parola fine a un claim di efficacia basato più su ragioni politiche che su analisi chimico-cliniche» conferma Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati di Milano. Secondo l'esperta «negli Usa è stato approvato più per ragioni politiche, perchè c'era un movimento di protesta presso l'Fda di medici, sessuologi, che a fronte di farmaci approvati per la sessualità maschile chiedevano che qualcosa ci fosse anche per le donne, ma non è un caso che l'ente regolatorio europeo, l'Ema, non lo abbia mai approvato visti i dati borderline dal punto di vista dell'efficacia». E se alcuni specialisti Usa fanno sapere di aver riscontrato effetti positivi sulle proprie pazienti, che non avrebbero avuto effetti collaterali così gravi da abbandonare il trattamento, anche l'azienda che ora possiede il farmaco, Valeant, prova a minimizzare,spiegando che l'analisi conferma i risultati dei trials clinici e che combinare i dati di diverse ricerche ha meno 'pesò di studi randomizzati. Ma il New York Times spiega anche che il farmaco vende poco. Secondo le stime di un esperto le vendite stanno correndo a un tasso di 11 milioni di dollari l'anno, ben al di sotto dei 100-150 milioni che l'azienda ha detto di sperare di raggiungere quest'anno.
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