Lazio, parte la campagna di prevenzione e cura contro l'Epatite C

Lazio, parte la campagna di prevenzione e cura contro l'Epatite C
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Lunedì 25 Settembre 2017, 14:55 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 10:56
Ben 130.000 brochure e 3000 locandine in distribuzione presso gli ambulatori delle Asl e gli studi dei medici di
famiglia. Una pagina web completamente dedicata al sito: http://www.senzalac/regionelazio2017. Più una serie di iniziative di accompagnamento. La formazione degli operatori per raggiungere direttamente i cittadini appartenenti alle categorie a rischio. Sono partite alcune delle iniziative di comunicazione e informazione della
Campagna denominata 'Una Regione senza la C' promossa dalla Giunta regionale del Lazio in collaborazione con le associazioni dei pazienti affetti da Epatite C.

«L'Osservatorio - spiega Teresa Petrangolini, consigliere regionale del Lazio e coordinatrice dell'Osservatorio della Regione 'Senza la C' - ha lavorato per un anno con la collaborazione di tutti, Direzione regionale,
Assessorato alla sanità, Presidenza, Istituto Spallanzani, Tor Vergata, Asl Roma 1, associazioni civiche dei malati di epatite C, degli emofilici, dei malati di reni, dei soggetti sieropositivi, delle comunità di accoglienza,
dei LGBT, sanità carceraria, medici di famiglia, per costruire una campagna corretta nei contenuti e condivisa con tutti i soggetti. Per questo vorrei ringraziare tutti - dal Presidente Nicola Zingaretti alle associazioni e
agli operatori - perché proprio grazie a questa grande collaborazione siamo arrivati ad avere una iniziativa così strategica e inclusiva».

La prima di queste iniziative, con il primo lancio pubblico della campagna, avrà luogo domani alle ore 12 al
Policlinico Tor Vergata, che è stata la prima struttura ad aver aderito al programma e che sta realizzando, nel quadro regionale sulle epatiti, una sperimentazione di test diagnostici sui soggetti a rischio in collaborazione con le unità di strada opportunamente formate. All'evento saranno presenti: le sei associazioni civiche che hanno promosso inizialmente la campagna al livello nazionale, il direttore Tiziana Frittelli, i clinici con il professor Andreoni, i medici d famiglia con il vicesegretario provinciale Chiriatti, il responsabile della Cabina di regia della Giunta regionale Alessio Damato e quanti stanno animando la campagna sui territori, nonché i promotori».

«L'obiettivo della campagna - conclude la Petrangolini - è quello di supportare mediante l'informazione la politica di prevenzione e cura dell'Epatite C. È necessario che i cittadini siano adeguatamente informati e consapevoli dell'opportunità di controllarsi e curarsi per guarire. Anche perché ormai sappiamo che guarire dall'epatite si può».
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