Festa per il vescovo più anziano d’Italia. Le cento primavere di monsignor Todisco

Festa per il vescovo più anziano d’Italia. Le cento primavere di monsignor Todisco
di Andrea ZACCARIA
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Giovedì 9 Maggio 2024, 20:37

Una vita dedicata alla fede e al servizio tra la gente, connotati indelebili che fanno di lui una persona tanto amata e stimata. L’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni è in festa, Monsignor Settimio Todisco compie 100 anni. Un’importante ricorrenza per il territorio che celebra il suo arcivescovo emerito, una figura di rilievo e di grande spessore umano che ha tracciato per anni il ruolo della chiesa nelle comunità. Monsignor Todisco, ora il vescovo italiano più anziano, è stato il centesimo arcivescovo della sede metropolitana di Brindisi. Sotto il suo episcopato avvenne l’unificazione delle Diocesi di Ostuni e dell’Arcidiocesi di Brindisi, costituendo l’attuale Arcidiocesi. Il suo mandato durò per un quarto di secolo: dal 1975 al 2000, quando per raggiunti limiti di età lasciò il posto a Monsignor Rocco Talucci. Dal 5 febbraio 2000,

Chi è

Monsignor Settimio Todisco è arcivescovo emerito. Dopo la nomina, 24 anni fa, Todisco scelse di trasferirsi ad Ostuni presso il monastero delle suore oblate Benedettine di Santa Scolastica di Villa Specchia, dove tutt’oggi è assistito con amore e riconoscenza. Nella mattinata di oggi, in occasione dei 100 anni, riceverà la visita di Sua Eccellenza Monsignor Giovanni Intini e dei sacerdoti della città di Ostuni per un momento di preghiera in un clima di festa. Il suo carisma, i suoi valori, ma anche il suo portamento maestoso non sono mai passati inosservati ai fedeli che, negli anni e in questi giorni, continuano ad amarlo e a ricordarlo.

«I cento anni di Monsignor Todisco sono una ricchezza per tutta la nostra chiesa locale di Brindisi-Ostuni – afferma l’arcivescovo della Diocesi Monsignor Giovanni Intini – sono certamente una grazia per lui. Io ero un giovane seminarista a Molfetta e lui era nell’Episcopato Pugliese insieme a tante figure importanti. Non sapevo che un giorno sarei stato suo successore». Monsignor Settimio Todisco nasce a Brindisi il 10 maggio del 1924 e viene ordinato sacerdote, a 23 anni, nella cattedrale di Ostuni, il 27 luglio del 1947.

Ha compiuto gli studi nel seminario diocesano di Ostuni e nel Pontificio seminario regionale di Molfetta. Iniziò il ministero in qualità di docente e di vice-rettore nel seminario di Ostuni, insegnava religione nelle classi del “Ginnasio” e ricopriva il ruolo di collaboratore parrocchiale nella cattedrale della Città Bianca.

Nel 1957 ottenne le nomine di canonico teologo, prefetto di curia e delegato vescovile per l’Azione Cattolica. Fu ordinato vescovo, nella cattedrale di Ostuni, il 15 febbraio del 1970 dal cardinale Corrado Ursi. Cinque anni dopo, il 24 maggio del 1975, viene promosso arcivescovo della sede metropolitana di Brindisi.

Monsignor Todisco è l’ultimo arcivescovo di Brindisi ad aver ricevuto il sacro “pallio”, il paramento liturgico costituito da una striscia di stoffa di lana bianca avvolta sulle spalle. «È stato un vescovo che ha segnato il cammino della nostra chiesa locale – sottolinea Monsignor Intini – durante gli anni del concilio, con la recezione del concilio, con il coinvolgimento dei laici nell'azione della chiesa e con la costruzione di quei segni di speranza che potevano essere i segni di una chiesa nuova che dialogava con il mondo. Monsignor Todisco è stato tutto questo, oltre poi alla sua azione pastorale. È figlio di questa comunità diocesana. Dopo aver servito altre realtà in Puglia ha servito la sua chiesa e penso – conclude l’arcivescovo – che questo sia stato un grande dono per lui e lui sia stato un grande dono per la nostra Diocesi».

Monsignor Settimio Todisco è stato anche autore di un libro su don Tonino Bello dal titolo “Da un altare scomodo”. Quattro anni fa, in occasione del 50esimo anniversario del suo episcopato, ricevette una particolare benedizione apostolica attraverso una lettera firmata da Papa Francesco. Affettuosi auguri, per il traguardo delle cento candeline, giungono da ogni comunità parrocchiale del territorio a testimonianza di come Monsignor Settimio Todisco sia stato una figura di notevole rilevanza religiosa e fraterna.

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