Non si ferma il trend in crescita del consumo di alcol soprattutto fra i giovani e giovanissimi. Un abuso sempre più diffuso nelle donne di età compresa fra i 14 e i 17 anni, la cui percentuale supera quella dei coetanei maschi. Cresce il consumo comunque anche nella fascia 18-19 anni per entrambi i generi e ancora nelle donne fra i 20 e i 24 anni. I dati sono dell’osservatorio nazionale alcol dell’Istituto superiore di sanità. Nel 2019 il 66,8% degli italiani sopra gli 11 anni ha consumato bevande alcoliche. Si tratta di 36 milioni di persone e di questi, più di 11 milioni hanno bevuto alcolici ogni giorno e più di 8 milioni con modalità definite a rischio. Secondo gli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità, nel corso del 2020 si è osservato un aumento del 6,5% per gli uomini e del 5,6% per le donne che hanno avuto un consumo a rischio.
Effetti e danni dell'alcol
L’alcolismo, è bene ricordarlo, è caratterizzato da un forte desiderio di assumere bevande alcoliche, dall’incapacità di rinunciare a bere e di controllarsi nella quantità che se ne assume.
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L'emergenza nazionale
Numeri davvero preoccupanti, un’emergenza nazionale che ha spinto il governo a convocare la seconda conferenza nazionale sull’alcol che si terrà la prossima settimana a Roma dal 15 al 17. La prima si era tenuta nel 2008. Avrà come titolo “Informare, educare, curare: verso un modello partecipativo ed integrato dell’alcologia italiana”. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, delegato dal Ministro Roberto Speranza alla prevenzione, al monitoraggio e ai percorsi terapeutici connessi al fenomeno delle dipendenze. «Ho fortemente voluto – ha dichiarato il sottosegretario - questa iniziativa per fornire una risposta concreta alle esigenze di pazienti e famiglie, attraverso l’ottimizzazione del lavoro in rete di tutti gli attori che operano nel campo dell’alcologia. Era doveroso e fondamentale promuovere un confronto tra istituzioni, enti locali e associazioni, che mancava da più di 10 anni, soprattutto a seguito del preoccupante incremento, in particolare tra i giovani, del fenomeno dell’abuso da bevande alcoliche durante il lockdown». E infatti nel periodo di isolamento a casa le persone hanno aumentato volume e frequenza delle bevande alcoliche consumate. Questo anche a causa dell’home delivery con siti che vendono alcolici e li portano a domicilio, senza stare a controllare l’età del consumatore. Le leggi che tutelano i minori calpestate dalle logiche commerciali. L’impennata di vendite online è stata del 400%.
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La rete delle strutture baresi
Una delle quattro sessioni tematiche della prossima conferenza nazionale sull’alcol sarà dedicata alle “Reti curanti”. In Puglia i centri autorizzati per l’alcolismo sono i Ser.t. (servizio per le tossicodipendenze) in tutto 54, di cui 13 per Bari e provincia. Ma esistono anche associazioni private e di auto-mutuo aiuto come la più nota, quella degli Alcolisti anonimi. In Puglia sono operativi 11 gruppi, di cui 5 in provincia di Bari: il gruppo “Rinascita” nel capoluogo pugliese, “Il faro” a Monopoli, “Speranza” a Santeramo in Colle, il gruppo “Amore” a Locorotondo e “Per dono” a Castellana Grotte.
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